Dizionario di Psicologia

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I termini in corsivo sono a loro volta definiti e consultabili

Panico (attacco di) - periodo confinato nel tempo di paura o ansia intensa, caratterizzato dalla presenza di alcuni dei seguenti sintomi: palpitazioni o tachicardia, tremori, sensazione di asfissia o di stare per morire, paura di perdere il controllo o impazzire, derealizzazione, sudorazione.

Panico (Disturbo) - disturbo caratterizzato dalla presenza di ripetuti attacchi di panico e dalla preoccupazione più o meno persistente di poterne avere altri.

Paralipofobia - tipo di fobia, definibile come una paura persistente, eccessiva e ingiustificata di trascurare i propri doveri o di mancare alle proprie responsabilità. Può essere considerato un sintomo secondario del Disturbo Ossessivo-Compulsivo.

Parafilia - categoria di disturbi caratterizzati da ricorrenti e intensi impulsi sessuali e fantasie o comportamenti eccitanti sessualmente che si riferiscono a: 1) oggetti o esseri viventi non umani; 2) ricevere e/o infliggere un'autentica sofferenza fisica o morale (umiliazione) a se stessi o al proprio partner; 3) bambini o altre persone non consenzienti.

Paranoia - idea o pensiero relativi alle intenzioni delle altre persone, che vengono giudicate malevole. La persona con ideazione paranoide non vive tali pensieri come intrusivi ed egodistonici (come accade, al contrario, nel caso delle ossessioni), ma li giudica giustificati e appropriati. Per questo motivo si parla di egosintonia con i pensieri paranoidi.

Paranoide (Disturbo di Personalità) - vissuto interiore stabile, pervasivo e inflessibile di sfiducia e sospettosità nei confronti degli altri e delle loro intenzioni, che vengono giudicate malevole in assenza di prove che possano supportare tale convinzione.

Parasonnia - categoria che comprende disturbi caratterizzati da comportamenti anomali o da eventi fisiologici che si manifestano durante il sonno. Tali comportamenti, fra cui vi è il sonnambulismo, sono provocati dall'attivazione inappropriata del sistema nervoso autonomo.

Parassitofobia - tipo di fobia, definibile come una paura persistente, eccessiva e ingiustificata dei parassiti o di poter contrarre parassiti. Può essere considerato un sintomo del Disturbo Ossessivo-Compulsivo.

Parkinson - vedi Malattia di Parkinson.

Passività - insieme di convinzioni, atteggiamenti e comportamenti che fanno sì che la persona senta di non poter esprimere liberamente i propri bisogni e pensieri. La persona passiva ha eccessiva tendenza a ricercare l'approvazione degli altri, e lo fa tipicamente cercando di evitare ogni forma di conflitto o critica.

Patologia - in psicologia clinica, determinato insieme di alterazioni cognitive, emotive e comportamentali che producono alterazioni significative nel funzionamento personale, sociale e famigliare dell'individuo.

Patteggiamento (seconda fase del lutto) - stadio che sopraggiunge dopo la fase di negazione e che si manifesta nella speranza nel ritorno del proprio caro e nella formulazione di promesse affinché ciò possa accadere.

Paura relativa alla prestazione - vedi Ansia da prestazione.

Pediofobia - tipo di fobia, definibile come una paura persistente, eccessiva e ingiustificata delle bambole.

Pedofilia - preferenza sessuale rivolta a individui legalmente definiti minori, caratterizzata dall'ottenimento di eccitazione sessuale a seguito del contatto o dell'atto sessuale vero e proprio.

Peniafobia - tipo di fobia definibile come una paura persistente, eccessiva e ingiustificata di diventare poveri. È una fobia ad altissima incidenza e, a quanto si dice, ne soffriva l'artista Pablo Picasso.

Pensiero automatico - tipo di pensiero che insorge involontariamente ed estemporaneamente allo scopo di permettere una valutazione più veloce possibile della situazione o della circostanza in cui l'individuo si trova ad agire. Nei disturbi psicologici è tipica la presenza di pensieri automatici negativi, che sono pensieri automatici a tema catastrofico.

Pensiero catastrofico - convincimento che gli eventi del futuro saranno negativi. La persona dà per scontato che la soluzione del proprio problema o della propria situazione avrà un esito negativo.

Pensiero dicotomico (polarizzato) - distorsione cognitiva in base alla quale una scelta esclude l'altra. La realtà si presenta all'individuo a colori decisi e netti, le sfumature non sono contemplate.

Pensiero intrusivo - pensiero, idea o immagine che giungono alla consapevolezza della persona senza l'intervento di quest'ultima. In genere i pensieri intrusivi provocano ansia o paura, per i loro contenuti che riguardano tipicamente il futuro, la stabilità personale (soprattutto economica), la sicurezza fisica propria e delle persone care (salute) ecc.

Pensiero magico - convinzione che i pensieri, le parole e le azioni possano causare o impedire qualche avvenimento o qualche conseguenza voluta o non voluta. Il pensiero magico è alla base non solo delle superstizioni ma anche di alcuni disturbi psicologici, quali il Disturbo Ossessivo-Compulsivo.

Personalità - modalità relativamente stabili di rappresentarsi e rapportarsi all'ambiente e a se stessi. La personalità si esprime in tratti (l'estroversione e l'introversione, per esempio) che vengono mostrati in modo piuttosto coerente nelle diverse situazioni (è difficile incontrare qualcuno che sia molto estroverso in una situazione e molto introverso in un'altra). Quando tali tratti si mostrano come eccessivamente rigidi e/o maladattivi si parla di Disturbo di Personalità (vedi: Personalità, Disturbo di).

Personalità, Disturbo di - Insieme di cognizioni, emozioni, sentimenti e comportamenti che formano un modello di esperienza interiore rigido, pervasivo, inflessibile e significativamente deviante rispetto alle aspettative della cultura di riferimento dell'individuo.

Personalizzazione - distorsione cognitiva che consiste nel vedersi al centro dell'attenzione degli altri e a sentirsi responsabili di tutto ciò che accade.

Pirofobia - tipo di fobia, definibile come una paura persistente ed eccessiva del fuoco.

Piromania - disturbo caratterizzato dal ripetuto e deliberato appiccamento di incendi. In genere le persone che soffrono del disturbo provano fascino, interesse o curiosità per il fuoco e per i danni che può provocare.

Placebo - vedi Effetto placebo.

Povertà di contenuto - sintomo negativo della Schizofrenia, consiste in un deficit di contenuto nella comunicazione dell'individuo, non giustificabile dall'età.

Povertà di eloquio - sintomo negativo della Schizofrenia, consiste nel ridotto utilizzo di linguaggio comunicativo.

Preadolescenza - primo periodo dell'adolescenza, collocabile in genere fra gli 11 e i 14 anni, sebbene ciò possa variare da individuo a individuo e da epoca a epoca.

Pretese / Grandiosità - schema di base che si riferisce alla percezione di essere superiori agli altri e, per questo, di godere di particolari diritti e non essere sottoposti agli stessi obblighi degli altri.

Principio di piacere - vedi Es.

Principio di realtà - nella teoria psicoanalitica, è il compromesso, attuato dall'Io, per esprimere le pulsioni dell'Es in accordo con le norme sociali e culturali.

Problema - qualsiasi situazione di vita o compito per il quale nessuna risposta efficace è immediatamente visibile o a disposizione della persona a causa della presenza di uno o più ostacoli.

Problema della terza variabile - in ricerca scientifica, è il difetto principale dei metodi correlazionali (metodi quasi-scientifici condotti per verificare quanto due variabili sono correlate fra loro). Si riferisce alla difficoltà nello stabilire se, nella correlazione fra due variabili, c'è l'influenza di una terza variabile non considerata.

Problem solving - Processo attraverso il quale si cerca di identificare o scoprire soluzioni efficaci o adattive da applicare a problemi specifici. Falloon (1985) indica sei fasi per un corretto problem solving: 1) identificazione del problema specifico; 2) identificazione delle possibili soluzioni; 3) discussione dei pro e contro di ciascuna soluzione; 4) scelta della soluzione migliore; 5) perseguimento della scelta; 6) verifica dei risultati della scelta.

Processi cognitivi - consistono nell'attenzione, nella percezione, nella memoria e nell'apprendimento e consentono all'individuo di elaborare cognizioni, cioè rappresentazioni e attribuzioni di senso dell'ambiente esterno, delle altre persone e di sé.

Prognosi - previsione del decorso di un disturbo o di una malattia.

Proiezione - meccanismo di difesa per mezzo del quale l'individuo inconsapevolmente attribuisce ad altri pulsioni, pensieri e sentimenti che egli stesso ha ma che ritiene inaccettabili.

Psicofarmacologia - disciplina scientifica che studia l'azione dei farmaci psicoattivi (aventi effetto sul cervello e sulla mente).

Psicopatia - termine obsoleto, sostituito oggi da Disturbo Antisociale di Personalità.

Psicosi (Disturbo) - disturbo mentale caratterizzato, principalmente, da una disorganizzazione del funzionamento cognitivo ed emotivo tale per cui possono essere presenti anche episodi di perdita di contatto con la realtà e con il senso di identità personale. Non da confondersi con la psicopatia.

Pubertà - sul piano fisiologico, è il passaggio dallo stato di bambino a quello di adulto ed è caratterizzato da cambiamenti morfologici e sessuali.

Punizione - nel modello comportamentale, si intende una qualsiasi conseguenza negativa che avviene a seguito dell'emissione di un comportamento da parte di un individuo. Esistono due tipi di punizione, di tipo I e II. La punizione di tipo I consiste nella somministrazione di uno stimolo negativo a seguito di un comportamento (es: una punizione corporale), nella punizione di tipo II invece la conseguenza negativa è rappresentata dalla sottrazione all'individuo di una fonte di gratificazione (es: la punizione nell'incarcerazione di un individuo è rappresentata dalla sottrazione della sua libertà d'azione).

Punizione (schema di base) - schema di base che si riferisce alla convinzione che chi sbaglia (compresi se stessi) debba pagare ed essere punito per l'errore commesso. La persona che presenta questo schema giudica la correttezza del proprio e dell'altrui comportamento sulla base di standard di tipo etico, morale e prestazionale spesso rigidi e ideali.

 

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