Dizionario di Psicologia

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I termini in corsivo sono a loro volta definiti e consultabili

Defecaloesiofobia - tipo di fobia, definibile come una paura persistente, eccessiva e ingiustificata della defecazione e del dolore che potrebbe comportare.

Deficit d'attenzione / Iperattività (Disturbo) - disturbo caratterizzato dalla difficoltà a mantenere la concentrazione per periodi sostenuti e da irrequietezza, che in genere porta allo sviluppo di comportamenti inappropriati al contesto (per esempio, nel bambino, alzarsi ripetutamente dal proprio posto in classe durante la lezione).

Delirio - convinzione elaborata in assenza di prove reali o conferme esterne, rigida, inflessibile e poco soggetta a disconferma. Un esempio tipico di delirio è quello di persecuzione, in cui l'individuo è portato a pensare che le altre persone gli siano ostili e cerchino di ingannarlo, manipolarlo o danneggiarlo.

Delirium - stato di estrema confusione caratterizzato da pensiero ed eloquio disorganizzati, incapacità di mantenere l'attenzione, disorientamento, agitazione psicomotoria e, in taluni casi, allucinazioni, illusioni e deliri.

Delirium tremens - tipo particolare di delirium che insorge a seguito dell'interruzione del consumo di alcol in un individuo dipendente.

Demenza - deterioramento progressivo delle facoltà e funzioni mentali, quali la memoria, il controllo delle pulsioni, il pensiero logico e astratto, ecc.

Demofobia - tipo di fobia, definibile come una paura persistente, eccessiva e ingiustificata di trovarsi in mezzo alla gente o in luohi affollati. Oggi la Demofobia è sostituita dal termine Agorafobia.

Dendrofobia - tipo di fobia, definibile come una paura persistente, eccessiva e ingiustificata degli alberi e tutto ciò che è in relazione con essi (foglie, rami, radici, ecc). È una fobia a bassissima incidenza.

Depersonalizzazione - sensazione di essere distaccati dal proprio corpo o dai propri pensieri, anche in assenza di derealizzazione. Generalmente si manifesta in episodi di durata e intensità limitate.

Depressione - sindrome che si manifesta sintomatologicamente con alterazioni del funzionamento emotivo, cognitivo e comportamentale. La persona depressa mostra perdita di interesse per quasi tutte le attività, anche quelle che in precedenza erano svolte con piacere. Può osservarsi insonnia o ipersonnia, scarso appetito o iperfagia, senso di vuoto e pensieri di morte (nei casi più gravi, ideazione suicidaria).

Depressione (fase del lutto) - quarto stadio del lutto, che sopraggiunge dopo la negazione, il patteggiamento e la rabbia e consiste nella profonda tristezza e dolore per la realtà e irrimediabilità della morte del proprio caro.

Depressione endogena - tipo di depressione la cui eziologia è considerata dovuta all'alterazione del funzionamento di neurotrasmettitori, quali la serotonina. È contrapposta alla depressione psicogena, sebbene tale distinzione sia da considerarsi artificiale, in quanto ogni depressione ha base organica e si mantiene a causa di processi psicologici disfunzionali.

Depressione psicogena - tipo di depressione la cui eziologia è considerata dovuta a processi di pensiero disfunzionali (depressogeni) e non ha una causa organica ben definita (es: alterazioni nel funzionamento di neurostrasmettitori).

Depressogeno - che causa depressione.

Deprivazione emotiva - schema di base che si riferisce alla percezione che i propri bisogni emotivi (ricevere cure, supporto e comprensione) non sono soddisfatti nelle relazioni con gli altri.

Derealizzazione - sensazione di essere distaccati dalla realtà. Come nel caso della depersonalizzazione, può manifestarsi in episodi di diversa durata e intensità.

Dermatofobia - tipo di fobia, definibile come una paura persistente, eccessiva e ingiustificata di contrarre malattie della pelle. È da considerarsi una sottospecie di Ipocondria.

Desensibilizzazione sistematica - tecnica psicoterapeutica introdotta da Wolpe negli anni Settanta e utilizzata nel trattamento delle patologie a base ansiosa. Prevede l'utilizzo di una tecnica di rilassamento (precedentemente insegnata al paziente), unita all'esposizione agli stimoli che generano ansia. Lo scopo è di generare, attraverso l'utilizzo della tecnica di rilassamento, un controcondizionamento degli stimoli ansiogeni.

Desiderabilità sociale - tendenza dell'individuo, in genere in situazioni in cui è sotto valutazione o sotto giudizio, a fornire risposte considerate socialmente accettabili, a prescindere da che ne sia convinto.

Desiderio sessuale ipoattivo (Disturbo) - disturbo caratterizzato dalla presenza di fantasie sessuali e desiderio di attività sessuale persistentemente o ricorrentemente carenti (o assenti). Il giudizio di carenza o assenza viene formulato dal clinico tenendo conto dei fattori che influenzano il funzionamento sessuale, come l'età e il contesto di vita del soggetto.

Detached mindfulness - nell'approccio metacognitivo di Wells è lo stato mentale di distacco consapevole e volontario dai propri pensieri. Tale stato prevede la non-interazione con i propri processi mentali.

Diagnosi - valutazione del complesso di sintomi osservati in un paziente e giudicati presenti in modo abbastanza significativo da rivelare la presenza del relativo disturbo.

Diencefalo - parte inferiore del proencefalo. In quest'area è collocato, fra l'altro, l'ipotalamo.

Difficoltà di apprendimento - definizione colloquiale utilizzata in genere come sinonimo di Disturbo dell'Apprendimento. In realtà non tutte le difficoltà di apprendimento sono abbastanza significative da giustificare la presenza di uno dei Disturbi dell'Apprendimento.

Dipendente (Disturbo di Personalità) - la caratteristica principale di questo disturbo è la necessità e il bisogno pervasivi ed eccessivi di essere accuditi, a causa del quale si osserva un quasi costante timore dell'abbandono e un conseguente comportamento remissivo per scongiurare tale pericolo.

Dipendenza - la dipendenza ha caratteristiche simili, sia essa relativa alle sostanze, all'alcool, al gioco d'azzardo o a qualsiasi altro "oggetto" (per es: internet, lo shopping, ecc). La dipendenza si esprime principalmente nell'astinenza (sentire la mancanza dell'oggetto della propria dipendenza quando non se ne fa uso) e nella tolleranza (bisogno di quantità crescenti di utilizzo dell'oggetto della propria dipendenza per ottenere l'effetto desiderato).

Dipendenza / Incompetenza - schema di base che si riferisce alla percezione di essere incapaci di gestire adeguatamente la propria vita senza aiuto da parte degli altri (per esempio: cura di sé, risoluzione dei problemi quotidiani, fronteggiamento di nuovi compiti, ecc).

Disabiliofobia - tipo di fobia, definibile come una paura persistente, eccessiva e ingiustificata di spogliarsi davanti a qualcuno. È da considerarsi un sintomo secondario della Fobia Sociale, perchè presuppone la sottostante paura di ricevere un giudizio negativo.

Discalculia - vedi Calcolo (Disturbo del).

Discinesia tardiva - disturbo muscolare caratterizzato da movimenti involontari e incontrollabili delle labbra e del mento.

Disfunzione - in psicologia e psicoterapia indica un'alterazione o una compromissione del comportamento, dell'attività cognitiva o della sfera emozionale.

Disfunzioni sessuali - categoria di disfunzioni relative alla sfera sessuale fra cui alterazioni del normale ciclo della risposta sessuale.

Disintegrativo dell'Infanzia (Disturbo) - rientra fra i Disturbi Pervasivi dello Sviluppo ed è caratterizzato da una significativa regressione in quasi tutte le aree di funzionamento dopo un periodo di almeno 2 anni di sviluppo normale. Dopo tale periodo, insorgono disfunzioni nella comprensione o produzione del linguaggio, nelle capacità sociali, nel controllo della defecazione o della minzione e nelle capacità motorie.

Dislessia - vedi Lettura (Disturbo della).

Dismorfismo Corporeo (Disturbo) - disturbo il cui sintomo principale è la preoccupazione per un difetto nell'aspetto fisico. Il difetto può essere immaginato o percepito soggettivamente come tale, e si rileva preoccupazione eccessiva e perdurante.

Dismorfofobia - vedi Dismorfismo Corporeo.

Disorientamento - stato di confusione caratterizzato da incapacità a trovare riferimenti temporali, spaziali, oggettuali e identitari.

Dispareunia - disturbo caratterizzato da ricorrente o persistente dolore genitale associato al rapporto sessuale, sia nel maschio sia nella femmina.

Dissonnia - le Dissonnie sono disturbi che riguardano l'inizio o il mantenimento del sonno e si caratterizzano per alterazioni nella quantità, nella qualità o nella sequenza temporale del sonno. Fra le Dissonnie più note vi è l'Insonnia Primaria.

Distimia - vedi Distimico (Disturbo).

Distimico (Disturbo) - stato di umore persistentemente basso ma che non presenta sintomi tali da giustificare la diagnosi di Disturbo Depressivo Maggiore.

Distorsione cognitiva - processo cognitivo o ragionamento fallace, formulato in assenza di prove oggettive a supporto. Fra le distorsioni cognitive più note vi è la catastrofizzazione, cioè la tendenza a immaginare il futuro tragico o pieno di problemi insormontabili.

Distribuzione normale - vedi Curva normale.

Dopamina - neurotrasmettitore del sistema nervoso centrale. Si osservano alterazioni nel funzionamento di questa sostanze in alcune malattia quali quella di Parkinson ma anche a seguito dell'assunzione di droghe (es: cocaina).

Doppio cieco - metodo utilizzato in ricerca sperimentale allo scopo di contrastare l'effetto dovuto alle aspettative dello sperimentatore, che possono influenzare il risultato dell'esperimento. Nella procedura a doppio cieco il ricercatore non sa a quali soggetti viene somministrato il trattamento e a quali viene somministrato il placebo.

Doverizzazioni - convinzioni di essere soggetti a doveri (non legalmente o culturalmente inevitabili) che risultano da un'educazione rigida e repressiva. Si esprimono in atteggiamenti e convinzioni inflessibili rivolti verso sé e/o gli altri.

DSM - manuale diagnostico-statistico dei disturbi mentali, è edito dall'Associazione Psichiatrica Americana ed è utilizzato, in ambito psicologico e psichiatrico, per formulare diagnosi di disturbi mentali.

Durata (di un comportamento) - lasso di tempo fra l'inizio dell'emissione di un comportamento e la sua cessazione. Vedi anche latenza e frequenza.

 

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