L’assenza di orgasmo può essere l’effetto della mancanza di fiducia in sé o nel partner, del timore del giudizio o della paura di perdere il controllo. Scopri tutte le cause!
Secondo il libro del Kamasutra, quando la donna ha un orgasmo “agita le mani, suda, morde, non consente all’uomo di alzarsi, gli tira calci e continua a muoversi su di lui anche dopo che egli ha smesso di fare l’amore”. Questa descrizione, anche se forse fa un po’ sorridere, dà l’idea di come l’orgasmo femminile possa essere un’esperienza intensa e travolgente.
In un rapporto sessuale, l’orgasmo è una sorta di “conclusione” dell’eccitamento. Le due fasi, però, sottostanno a ragioni psicofisiologiche differenti. I sessuologi, non a caso, distinguono i disturbi dell’eccitamento da quelli dell’orgasmo. Helen Kaplan, per esempio, già nel 1974 definisce i primi “disfunzioni sessuali generali” e i secondi “disfunzioni orgasmiche”.
Più tardi Antonio Fenelli e Roberto Lorenzini, altri noti studiosi del campo, distinguono due tipi di anaorgasmia o assenza di orgasmo.
Come illustrato nella figura, il primo è caratterizzato da una curva crescente e graduale di eccitamento e da una fase di picco prolungato, il cosiddetto plateau (P), che però non si trasforma in orgasmo (O) ma decresce poco a poco. Nel secondo, invece, si ha una curva crescente piuttosto rapida di eccitamento a cui segue, però, un’altrettanto brusca diminuzione. Questo secondo tipo, in particolare, potrebbe essere dovuto alla paura della perdita di controllo e all’autoinibizione del piacere.
L’orgasmo dipende dalla salute dei sistemi vascolare, endocrino, muscolare e nervoso. Patologie mediche quali la sclerosi multipla, le lesioni della spina dorsale, l’atrofia vulvovaginale possono inibirlo, ritardarlo o depotenziarlo, così come l’impiego di particolari farmaci, per esempio quelli triciclici o serotoninergici efficaci nel trattamento della depressione e dei disturbi d’ansia. Anche le sostanze stupefacenti fra cui la cocaina, le amfetamine, i cannabinoidi, gli oppiacei e gli stimolanti, possono produrre effetti deleteri a lungo termine.
Oltre che alla salute fisica, però, l’orgasmo è anche collegato a condizioni psicologiche. La paura di perdere il controllo, la sfiducia in sé o nel partner, la scarsa confidenza con il proprio corpo e alcune convinzioni culturali, morali e religiose sono tutti fattori sostanziali. Di seguito li discuteremo in dettaglio.
1 Timore di perdere il controllo o di lasciarsi andare. L’orgasmo, per definizione, non si produce ma “viene”. Richiede, cioè, di lasciarsi andare e accettare la perdita di controllo. Convinzioni negative o irrazionali radicate su questi temi possono ritardare, diminuire o impedire l’orgasmo.
Come puoi capire se hai questo problema. Se hai convinzioni negative sulla perdita di controllo forse pensi: “Se mi lascio andare non sarò più me stessa” oppure “Se perdessi il controllo mi vergognerei moltissimo”. Se credi, invece, che sia pericoloso forse pensi: “Se non fossi più padrona di me stessa potrei fare qualcosa che non voglio” o “Non so cosa potrebbe succedermi se mi lasciassi davvero andare”. Ti vergogneresti se il tuo partner ti vedesse provare un piacere intenso? Credi che potrebbe criticarti o dire qualcosa fuori luogo? Queste domande sono utili per valutare le tue convinzioni sulle conseguenze del perdere il controllo. Per capire, invece, che cosa fai per mantenerlo, osserva dov’è la tua concentrazione durante l’attività sessuale: è fissa su pensieri e dubbi invece che sul piacere e la stimolazione sensoriale? Potrebbe essere, questo, il modo in cui mantieni il controllo ma anche ciò che impedisce l’orgasmo.
2 Mancanza di fiducia nel partner, nella relazione o negli uomini in generale. La sfiducia è la convinzione che gli altri abbiano intenzioni diverse da quelle che dimostrano o non provino davvero i sentimenti che manifestano. Durante il sesso, come prevedibile, è difficile avere un orgasmo se l’altro è considerato un “nemico” che nasconde qualcosa.
Come puoi capire se hai questo problema. La sfiducia potrebbe essere legata al partner, alla relazione o, più in generale, alle persone. Se non hai fiducia nel tuo compagno potresti pensare qualcosa tipo: “Non posso lasciarmi andare davanti a lui” oppure “Non so cosa prova davvero, se mi ama e mi vuole veramente”. Se la sfiducia è nella relazione, potresti pensare “Questa storia non sta andando da nessuna parte”. Se, invece, è generalizzata alle persone o al sesso maschile, allora potresti pensare: “Se mi lascio andare sarò vulnerabile”.
3 Scarsa confidenza con il proprio corpo. L’orgasmo dipende anche dalla familiarità con il corpo e dal saper godere della stimolazione sensoriale. Nelle donne mature tale abilità tende a essere più sviluppata ed è proprio per questo, forse, che l’assenza di orgasmo si manifesta con maggior frequenza nelle ragazze.
Come puoi capire se hai questo problema. Valuta quanto sei consapevole delle tue zone erogene. Conosci le parti di te che rispondono meglio alle stimolazioni o che ti procurano maggior piacere? Hai presente in quale modo preferisci essere toccata dal tuo partner? Se hai risposte vaghe a queste domande, è possibile che tu non abbia ancora una familiarità sufficiente con il tuo corpo.
4 Convinzioni di colpa legate al piacere o al sesso. Il sesso è, di certo, uno dei temi attorno al quale ruota la vita delle persone e, perciò, è inevitabile avere idee al riguardo. In ogni cultura e in ogni tempo, inoltre, esso è stato investito di particolari significati filosofici, morali, spirituali e religiosi. Eccitamento e orgasmo potrebbero essere meno intensi per le donne che li vivono come un peccato o come una colpa. Il senso di colpa, infatti, può innescare l’inibizione del piacere.
Come puoi capire se hai questo problema. A prescindere dalla fede religiosa, considera quali sono le tue convinzioni sul piacere. Tendi a privartene? Lo vedi come qualcosa di inutile o per cui provare vergogna? Se sì, potresti pensare: “Provare piacere non è giusto” oppure “Non merito di provare troppo piacere”.
5 Presenza di altre disfunzioni sessuali. Alcuni disturbi della sfera sessuale, come il Disturbo del desiderio sessuale e dell’eccitazione sessuale femminile, potrebbero ostacolare l’orgasmo determinando scarso desiderio o incapacità di provare piacere. Altre patologie potrebbero rendere, in sé, il rapporto sessuale difficoltoso o doloroso, come avviene nel Disturbo del dolore genito-pelvico e della penetrazione.
Come puoi capire se hai questo problema. Il modo più sicuro di procedere è rivolgersi al medico competente, al sessuologo o allo psicoterapeuta. In linea di massima, tuttavia, puoi escludere anche da sola le eventualità più evidenti. Hai il desiderio di fare l’amore con il tuo compagno o lo fai più per accontentarlo? Durante l’attività sessuale raggiungi un eccitamento percepibile? Se così non fosse, è possibile che la mancanza di orgasmo sia dovuta al desiderio ipoattivo o a problemi dell’eccitamento. Durante l’attività sessuale, la penetrazione è ostacolata o dolorosa? La scarsa lubrificazione della vagina potrebbe essere una causa e dipendere, a sua volta, da un disturbo sessuale, da una patologia medica, dall’ansia, da convinzioni negative sul sesso o dalla sfiducia verso il partner.
6 Paura della gravidanza o sfiducia nel metodo contraccettivo. Anche se non è la causa più frequente dell’assenza di orgasmo, alcune forme transitorie del problema potrebbero dipendere dalla paura di rimanere incinta, soprattutto laddove tale eventualità sia vissuta con paura, come una limitazione o un dovere. Il timore di una gravidanza indesiderata potrebbe sussistere anche utilizzando un metodo contraccettivo, soprattutto se di tipo farmacologico, laddove la donna dubiti dell’efficacia o dell’affidabilità di tale soluzione.
Come puoi capire se hai questo problema. Cosa pensi dell’avere un figlio? Se capitasse, sarebbe un problema? Se stai utilizzando metodi contraccettivi come la pillola o il cerotto, ti fidi della loro efficacia? Se l’anaorgasmia si manifesta in un periodo in cui stai utilizzando un contraccettivo di cui non ti fidi o in uno in cui, con il tuo partner, stai parlando di avere un bambino, può darsi che dipenda proprio dalla paura della gravidanza.
7 Mancanza di attrazione verso il partner. I motivi della scarsa attrazione verso un uomo sono, naturalmente, vari. Possono riguardare il suo aspetto fisico, i modi di fare, il suo carattere e come si comporta durante l’attività sessuale. Alcune donne sono molto sensibili anche all’odore della pelle e al timbro di voce del partner.
Come puoi capire se hai questo problema. Tieni presente che l’attrazione verso il tuo compagno può non essere stabile, essendo influenzata dal tuo umore, dallo stress, dalle energie che hai a disposizione e, non da ultimo, da come sta andando il rapporto. Periodi in cui l’attrazione è bassa sono naturali e inevitabili, soprattutto nelle relazioni lunghe. A volte essa è collegata a una generica e momentanea mancanza di desiderio sessuale. Altre volte, invece, riguarda il partner nello specifico.
8 Abusi sessuali subiti in precedenza. Il tema degli abusi sessuali e delle conseguenze che possono avere sulla personalità e sulla sessualità è troppo vasto per essere trattato in questa sede. Tuttavia, può essere sufficiente accennare a come essi siano causa di sfiducia negli altri e negli uomini in particolare. In aggiunta, subire un’aggressione sessuale può rendere il tema “sesso” traumatico in sé, rendendo difficile lasciarsi andare.
Come puoi capire se hai questo problema. Se in passato hai subito aggressioni sessuali, per esempio molestie o uno stupro, e l’anaorgasmia risale proprio a quel periodo, è possibile che essa sia dovuta al trauma. Se hai subito l’aggressione in un’età precedente al primo rapporto consenziente, puoi comunque intuire i suoi effetti da come ti senti durante i rapporti. Hai sensazioni improvvise di pericolo? Senti rabbia o ansia senza alcun pensiero chiaramente individuabile? Hai flashback dell’accaduto? Se così fosse, il consiglio è di non affrontare da sola i ricordi della violenza ma di rivolgerti a personale qualificato.
9 Stile di vita stressante, preoccupazioni, mancanza di energie. La scarsità di tempo libero dovuta a impegni lavorativi o famigliari, ma anche lo stress e i ritmi di vita non equilibrati possono, tutti, essere cause di anaorgasmia.
Come puoi capire se hai questo problema. Valuta il tuo stile di vita e cerca di capire se stai sopportando un carico eccessivo di stress. Hai appena cambiato lavoro o avuto incarichi aggiuntivi? Le tue condizioni lavorative sono peggiorate? Sei preoccupata per il tuo futuro professionale? Gli impegni famigliari ti occupano energie che senti di non avere? Un tuo parente stretto è ammalato o bisognoso di cure? Hai conflitti con la tua famiglia d’origine? Queste domande sono utili per trarre un bilancio delle tue attuali condizioni di vita. Ricorda che un’attività sessuale soddisfacente richiede un minimo di tranquillità.
10 Presenza di disturbi psicologici. Disturbi della sfera ossessiva, come il Disturbo Ossessivo Compulsivo, essendo caratterizzati dall’estremo bisogno di controllo potrebbero impedire l’orgasmo. All’anaorgasmia, inoltre, sono collegate anche la Depressione, che si manifesta con l’anedonia e la Fobia Sociale, che è caratterizzata dalla paura del giudizio. Anche il Dismorfismo Coporeo potrebbe inibire l’orgasmo. Una donna dismorfica potrebbe provare una tale ansia nell’esporre il proprio corpo da perdersi il piacere dell’atto sessuale.
Come puoi capire se hai questo problema. I disturbi psicologici collegati alla mancanza di orgasmo sono numerosi ed è compito del professionista trovare rapporti di correlazione che, spesso, sono davvero complessi. Per questo motivo, il consiglio è di rivolgerti al tuo medico di fiducia, al sessuologo o allo psicoterapeuta.
In questa pagina abbiamo visto come l’orgasmo femminile sia questione di fiducia in sé e nel partner, ma anche di sapersi lasciare andare e di disinvestirlo dell’importanza e del significato che troppo spesso gli si dà: smettere di aspettarlo, giudicarlo, volerlo a tutti i costi. Il bisogno di provare un piacere adeguato e di sentirsi, così, “normali” allontana l’orgasmo invece di favorirlo. Forse aveva ragione Erica Jong quando diceva: “Un giorno tutte le donne avranno orgasmi come tutte le famiglie hanno la televisione a colori… e finalmente potranno cominciare a occuparsi dei veri problemi della vita”.
© Gabriele Calderone, riproduzione riservata.
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