In assenza di cause mediche, la difficoltà nell’avere o nel mantenere l’erezione può essere dovuta a convinzioni disfunzionali sul sesso e sul controllo. Ecco quali.
Non tutti coloro che hanno problemi di erezione soffrono di vera e propria disfunzione erettile. Anzi è possibile che forme transitorie o occasionali di questo problema coinvolgano la maggior parte della popolazione maschile.
Ad oggi non sono disponibili statistiche chiare sul fenomeno, ma circa il 13-21% degli uomini compresi fra i 40 e gli 80 anni riferiscono problemi occasionali d’erezione e circa il 2% degli uomini sotto i 40 ammettono problemi ricorrenti. Per varie ragioni è possibile, tuttavia, che tali statistiche non siano affidabili e che la realtà sia ben diversa. Nell’ottenere numeri su questo argomento, infatti, si incontrano due difficoltà: la prima è che il sesso è un tema “sensibile” su cui molti non vogliono esporsi. La seconda riguarda il fatto che non è semplice valutare la propria capacità erettile senza cadere in interpretazioni soggettive. L’obiettività dell’autodescrizione, in altri termini, non è per niente scontata.
Ciascuno di noi, inevitabilmente, ha idee sul sesso influenzate dalla cultura d’appartenenza, dalla propria fede religiosa, dalle esperienze vissute in prima persona, dal confronto con i coetanei e dagli insegnamenti dei genitori. Il sesso è uno dei temi su cui abbiamo più convinzioni ed è forse anche quello su cui le abbiamo più confuse.
In particolare, molte opinioni maschili sul sesso e la sessualità tendono a essere disfunzionali, essendo influenzate da messaggi sociali rigidi riguardo la virilità e le capacità prestazionali. E, come vedremo fra poco, tali convinzioni sono spesso la causa dei problemi d’erezione.
1 “Una donna può non aver voglia di fare sesso, un uomo no!” Questa è forse una delle idee più diffuse e, al contempo, irrazionali. E’ vero che l’eccitazione dell’uomo segue vie piuttosto “dirette” ma anche all’uomo, molto spesso, capita di non avere voglia di fare sesso. L’impulso sessuale, infatti, è influenzato da fattori quali lo stress, la stanchezza, le preoccupazioni, lo stato emotivo. Problemi della coppia o personali, come quelli lavorativi, potrebbero inibire l’impulso anche a lungo. Gli uomini che non accettano questa realtà sono spesso quelli che, anche quando non hanno voglia di fare sesso, se lo impongono. Con risultati prevedibili.
2 “Nel sesso è la prestazione che conta!” Chi ha questa convinzione equipara il sesso ad una qualsiasi altra attività fisica, in cui il risultato dipende dalla performance. La convinzione secondo cui il sesso sia una sorta di “gara da vincere” porta, inevitabilmente, a concentrarsi più sugli aspetti prestazionali che non su quelli affettivi, emotivi e sensoriali che sono invece quelli che producono, contemporaneamente, la distensione emotiva e l’eccitazione sessuale responsabili dell’erezione.
3 “Nel sesso, le donne guardano alla prestazione!” Questa è un’altra idea tipicamente maschile, è collegata alla precedente ed è fra le responsabili dell’ansia da prestazione e della sensazione di essere sotto esame. Anche se, culturalmente parlando, la differenza fra i due sessi va sempre più assottigliandosi, la maggior parte delle donne collega l’attività sessuale con la vicinanza emotiva al partner. La “bravura” e la “durata” sono spesso fissazioni più maschili che femminili.
4 “Tutti i contatti fisici devono portare al sesso!” Un’altra convinzione disfunzionale maschile consiste nel credere che, per le donne, il contatto fisico sia sempre finalizzato all’attività sessuale. E ciò, inevitabilmente, genera pressione perché porta erroneamente a credere che la partner faccia continue richieste sessuali. E’ vero, invece, che per le donne la maggior parte dei contatti è finalizzata allo scambio di affetto.
5 “Durante un rapporto sessuale l’erezione non deve mai venir meno!” Questa è una convinzione che deriva, almeno in parte, da idee diffuse sulla prestanza fisica. In realtà, durante un rapporto sessuale e anche durante la penetrazione sono più che possibili i cali d’erezione, essendo quest’ultima influenzata da numerosissimi fattori oltre la stimolazione sensoriale. La preoccupazione che l’erezione debba essere sempre al massimo porta a centrare l’attenzione sull’erezione stessa e ciò può peggiorarla o anche impedirla.
6 “E’ l’uomo la parte attiva nel rapporto sessuale!” Questa convinzione deriva da un’idea ancora molto radicata nell’immaginario maschile e cioè che, nel sesso, l’uomo sia attivo e la donna passiva. Se mai questo è stato vero, sicuramente non lo è oggi: in un’attività sessuale libera e consapevole i due partner hanno entrambi uguale parte. L’uomo che pensa il contrario sarò portato a sentire l’intero “peso” della gestione del rapporto. Da qui lo stress e i problemi d’erezione.
7 “Se durante un rapporto non si domina, allora si è dominati!” Così espresso, il concetto di dominazione rimanda più al tema della guerra che a quello dell’amore e dovrebbe quindi essere lasciato il più possibile fuori dal rapporto sessuale. L’idea di dover dominare per non essere dominati può nascondere sfiducia nella partner, nelle donne o in se stessi. Convinzioni come: “Non posso lasciarmi sopraffare” sono correlate con lo stress e la diffidenza e, quindi, peggiorano l’erezione.
8 “Durante il sesso si deve avere in ogni momento la prova del piacere dato alla partner!” Cercare segnali di piacere nel comportamento o nell’espressione della partner per valutare, di conseguenza, la propria prestazione, porta ad allontanare l’attenzione da ciò che mantiene l’erezione: il piacere sensoriale ed emotivo. Inoltre, durante un rapporto sessuale la donna non prova costantemente lo stesso livello di piacere; il fatto stesso di aspettarselo è già di per sé una convinzione disfunzionale.
9 “Ho già fallito, non deve più succedere!” Quando l’uomo incorre in uno o più episodi di disfunzione erettile, spesso si ritrova a pensare di non poter più “sbagliare”. Nel caso in cui è la partner a generare questa pressione è importante valutare se ci sono problemi di coppia (per esempio: scarsa comunicazione, rancori, ecc…) o se la partner è convinta che la mancata erezione equivalga ad essere rifiutata o a non essere attraente. L’idea maschile di non poter “fallire”, che sia autoindotta o no, spesso è associata al timore di essere abbandonato come conseguenza degli “insuccessi” sessuali e produce ulteriore stress a danno dell’erezione.
10 “Nel sesso non si deve mai perdere il controllo!” Questa convinzione fa da “base” a tutte le precedenti e nasconde la diffusissima idea che perdere il controllo sia pericoloso o disdicevole. Molti, infatti, sono convinti che la perdita di controllo sia un segno di debolezza o che possa portare a fare qualcosa che non si vuole. Nel sesso, l’incapacità di perdere il controllo è spesso associata al pericolo, per esempio “Se perdo il controllo sarò vulnerabile”, alla colpa: “Se perdo il controllo proverò troppo piacere, e questo è sbagliato” o alla vergogna: “Se perdo il controllo chissà cosa penserà di me!”. Anche queste convinzioni, come tutte le precedenti, aumentano lo stress e quindi possono peggiorare l’erezione.
© Gabriele Calderone, riproduzione riservata.
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