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I casi e le situazioni in cui il Training Autogeno può essere utile

Il Training Autogeno è la più nota tecnica di rilassamento e trova applicazione nella prevenzione e nella cura dei sintomi d'ansia e da stress. Scopri quali!

applicazioni del training autogeno

In presenza di stress, avvengono modificazioni cognitive, emotive e fisiologiche, allo stesso tempo. In un individuo in ansia, per esempio, la muscolatura delle braccia, delle gambe, delle spalle e del collo si tende, il battito cardiaco accelera, il respiro si fa più frequente, la mente perde lucidità ed è invasa da pensieri negativi: tutto il corpo si predispone a fuggire dalla situazione.

Innumerevoli afferenze ed efferenze, da e verso il cervello, fanno sì che il corpo sia influenzato dalla mente, e viceversa. Quando il secondo è invaso da pensieri di minaccia, il primo risponde di conseguenza, e si prepara a rispondere; in modo simile, quando il corpo è teso, “comunica” alla mente un “messaggio” di pericolo.

Proprio alla reciproca influenza fra i due livelli, mentale e corporeo, è dovuta l’efficacia delle tecniche di rilassamento che si propongono, a seconda dei casi, di distenderne uno per ottenere conseguenze positive sull’altro. Il Training Autogeno è un metodo di rilassamento globale che si occupa di entrambi i livelli, partendo da quello psicologico.

Il Training Autogeno per raggiungere un miglior benessere

Uno dei modi per applicare il Training Autogeno è utilizzarlo per migliorare il proprio benessere, in assenza di malattia. Cioè, come prevenzione all’insorgenza di disturbi somatici o psicologici, o per raggiungere una migliore rilassatezza in ambito sociale e lavorativo.

Il Training Autogeno, infatti, può avere un’ottima efficacia nell’abbassare i livelli medi di attivazione fisiologica, l’arousal. La calma raggiunta facilita un pensiero più razionale, la tolleranza, il controllo delle emozioni e una migliore capacità di prendere posizione in modo assertivo.

Così utilizzato, serve a ottenere una maggiore resistenza nei confronti delle proprie pressioni interne, emotive, e di quelle esterne, ambientali. Fin dalla tenera età, infatti, riceviamo messaggi ansiogeni sul successo, sul valore personale e sull’apparenza nel rapporto con gli altri. Oggi, questi valori sembrano gli unici davvero degni di nota.

Il successo, sociale e lavorativo, è certo un traguardo importante ma è un valore che presuppone la tensione, l’impegno e la fatica e, quindi, non dovrebbe essere l’unico nell’orizzonte di un individuo. Utilizzato come “stile di vita”, il Training Autogeno è una tecnica che può aiutare a ristabilire una scala di valori che comprenda anche la distensione, la disattivazione e la contemplazione non giudicante di sé e del mondo.

Questo modo di impiegare il Training Autogeno, che come si vedrà più avanti non è l’unico, è piuttosto impegnativo e richiede una certa motivazione e disciplina. Con l’esercizio, nella maggior parte dei casi, si raggiunge una buona padronanza della tecnica nel giro di qualche mese. Con l’esperienza è poi possibile accorciare il tempo necessario per ottenere un rilassamento profondo.

Occupando solo qualche minuto, il Training Autogeno può essere applicato 3 volte al giorno, al mattino prima di uscire o nella prima pausa mattutina; a metà del pomeriggio, laddove sia possibile interrompere il proprio lavoro per un’altra breve pausa; alla sera, prima di cena o di andare a letto. Se si ha a disposizione più tempo, una volta raggiunto il rilassamento si può restare in stato autogeno per un periodo a piacimento. In effetti, è proprio così che, questa tecnica, esprime il suo massimo potenziale.

Il Training Autogeno per migliorare le proprie performance

Tutte le performance richiedono equilibrio fra motivazione e distacco, attivazione e rilassamento. Già a inizio Novecento due studiosi, di nome Yerkes e Dodson, avevano dimostrato che la qualità di una prestazione tende a scadere sia se non vi è un livello sufficiente di attivazione, sia in caso contrario. L’attivazione fisiologica migliora la memoria, l’attenzione, i processi cognitivi e motori; un eccesso di attivazione si collega, invece, con la confusione, la paura e l’ansia da prestazione.

Il Training Autogeno può essere un valido aiuto per mantenere questo difficile equilibrio. Se ben applicato, si rivela efficace per migliorare le prestazioni lavorative, scolastiche e sportive perché favorisce la distensione e, quindi, la diminuzione dell’ipertonia muscolare responsabile del facile affaticamento. Basandosi sulla focalizzazione sensoriale, inoltre, favorisce lo spostamento dell’attenzione da stimoli negativi (pensieri di pericolo, di giudizio o d’inefficacia) a stimoli neutri o positivi (le proprie sensazioni somatiche), rendendo più lucidi e meno ansiosi.

Le applicazioni del Training Autogeno, così utilizzato, sono molte:

Utilizzato a questi fini, il Training Autogeno può essere applicato anche in modo piuttosto saltuario, “al bisogno”, fermo restando che i risultati migliori si ottengono con un’applicazione regolare.

Il Training Autogeno nel trattamento dei disturbi psicologici e somatici

In ambito psicoterapeutico, l’applicazione principale del Training Autogeno riguarda il trattamento degli stati d’ansia. Nella nostra esperienza clinica osserviamo, molto spesso, l’esigenza espressa dal paziente di risolvere il proprio problema in modo indipendente da agenti esterni, per esempio gli psicofarmaci ansiolitici. Il paziente chiede di recuperare l’autocontrollo e l’innalzamento della propria padronanza sull’ambiente. L’ansia, infatti, si vince quando si sente di avere sviluppato strumenti che si possano applicare in prima persona. Per questo motivo, il farmaco dovrebbe essere una risorsa da considerare solo nei casi acuti, di scarsa motivazione o di resistenza alla psicoterapia.

Il Training Autogeno è una tecnica che il paziente impara con l’esercizio, può applicare a piacimento e ha effetti diretti sull’ansia e sullo stress. Assolve molto bene, quindi, al bisogno di acquisire uno strumento naturale e autogestito di controllo dei sintomi.

Per queste ragioni, i campi d’utilizzo psicoterapeutico del Training Autogeno sono i più diversi:

La modalità e la frequenza d’applicazione del Training Autogeno, in tutti questi casi, è da stabilire in sede di terapia. Usata nel trattamento dei disturbi psicologici, questa tecnica, comunque, dovrebbe sempre essere affiancata ad altre metodiche psicoterapeutiche.

© Gabriele Calderone, riproduzione riservata.

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